Giornata Mondiale della Prematurità 2015
Nel mondo 1 bambino su 10 nasce prematuro. In Italia ogni anno nascono poco più di 500mila bambini di cui circa il 7% prematuri. Un numero in aumento, anche se i nati diminuiscono.
A Taranto questo dato sembra essere decisamente superiore e merita ulteriori analisi e approfondimenti, ma quanto evidenziato dall’aggiornamento dello studio Sentieri dell’Istituto Superiore di Sanità nel luglio 2014 ( 45% di eccesso di mortalità per alcune condizioni morbose di origine perinatale) è un dato inquietante per il presente e il futuro dei bambini di Taranto.
Per questa ragione la Giornata Mondiale del Prematuro che si celebra in tutto il mondo il 17 novembre assume un significato particolare. L’infanzia sofferente, di chi deve lottare per la vita già in partenza, ma che resiste proprio come questo territorio inquinato e indifeso merita l’attenzione di tutti, a partire dall’opinione pubblica, alle istituzioni, ai mezzi di informazione.
Su questi piccoli concittadini e sui loro fratelli e sorelle maggiori incombe l'incerto avvenire della città più inquinata d'Europa: Taranto e il suo hinterland. Il micromondo dei nati prematuri tarantini, della città e della provincia, assurge a simbolo universale dell'attaccamento alla vita, propri di una comunità che nonostante tutto vuole dare forza al suo futuro.
La Giornata Mondiale della Prematurità viene celebrata a livello mondiale, con i partner dell’OMS e dell’UNICEF, per aumentare la consapevolezza in merito alle nascite premature, alle possibili conseguenze e alla loro prevenzione.
A Taranto i genitori di bambini nati gravemente pretermine insieme agli operatori della Terapia Intensiva Neonatale si sono uniti per costituire l’Associazione “Delfini e Neonati – A. De Cataldo Onlus” e con il Coordinamento Nazionale Vivere Onlus di cui fanno parte, a sua volta federato con la Fondazione Europea (EFCNI - European Foundation for the care of Newborn Infant) celebrano questa importante giornata con iniziative, eventi e manifestazioni di vario genere.
Il colore viola è il leitmotiv mondiale della prematurità e anche quest’anno saranno illuminati di viola i monumenti, gli edifici, le fontane, di tantissime città in Italia come in tutto il mondo.
A Taranto saranno illuminate, dal 16 al 22 novembre 2015, le Colonne Doriche del tempio arcaico di Piazza Castello, simbolo del glorioso passato di questa città a cui riconsegnare un’idea di futuro di cui i piccoli guerrieri di Taranto sono l’incarnazione.
Inoltre, per onorare degnamente questo appuntamento sono previsti due eventi:
- il 17 novembre le mamme dell’associazione saranno presenti in TIN per testimoniare alle famiglie che vivono questa esperienza così drammatica che non sono sole e per aiutarle ad affrontare la degenza e le conseguenze di una nascita prematura;
- il 21 novembre presso il Centro della Cultura per l’Infanzia del Comune di Taranto in Via Pisa ci sarà un incontro tra operatori (medici e infermieri) della TIN e genitori, che approfittando di questa occasione racconteranno e confronteranno, dalle diverse prospettive, i problemi e i bisogni assistenziali dei bambini e delle loro famiglie. Dunque un momento di riflessione e di disponibilità ad essere, gli uni per gli altri, uno “specchio reale” dei successi e delle criticità. Ma sarà anche un momento di festa, soprattutto per i piccoli, che saranno incantati dai trampolieri e i cantastorie del Circolo Laboratorio Nomade di Crispiano.
Il fenomeno delle nascite pretermine è ancora poco conosciuto soprattutto in Italia, mentre purtroppo il numero di bambini che nascono prematuri cresce di anno in anno. I dati confermano però che gli ottimi risultati delle tecnologie biomediche per le cure intensive neonatali italiane, negli ultimi dieci anni hanno ottenuto ottimi traguardi, al pari degli Stati Uniti e dei paesi del Nord Europa, ma non corrispondono i conseguenti adeguamenti del sistema sanitario territoriale, dei servizi welfare e di una appropriata legislazione che tuteli la madre con congedi parentali specifici.
Questi bambini sono sopravissuti a nascite anche di 23 settimane di gestazione, poco più del quinto mese di gravidanza, o con pesi estremamente bassi, intorno ai 350 gr. Ma restano bambini molto fragili che hanno bisogno di essere sostenuti, con le loro famiglie, sia all’interno delle terapie intensive neonatali che nel loro percorso di crescita.
“Un evento così fortemente traumatico – afferma Martina Bruscagnin Presidente di Vivere Onlus e madre di Giorgia nata alla 26ma settimana di gestazione - che interrompe bruscamente un complesso processo di maturazione fisica e psicologica del bambino e della madre, può implicare difficoltà nello sviluppo psico-affettivo e relazionale di tutta la famiglia. Un percorso questo non ancora esplorato e che lascia molto spesso la famiglia senza sufficienti informazioni e senza un adeguato sostegno.”
La Giornata Mondiale della Prematurità, sarà anche l’occasione per parlare ancora della Carta dei Diritti del Bambino nato Prematuro, un importante strumento redatto da Vivere Onlus in collaborazione con la SIN, Società Italiana di Neonatologia, con la SIGO, Società Italiana di Ginegologia e Ostetricia, e con l’Associazione Parlamentare per la Tutela e la Promozione del Diritto alla Prevenzione.
Alla Carta dei Diritti del Bambino Nato prematuro avrebbe dovuto far seguito una adeguata legislazione che prenda in considerazione l’intero percorso: dalla gravidanza a rischio, ai congedi di maternità in caso di parto pretermine, dall’assistenza territoriale, all’inserimento scolastico del bambino nato gravemente pretermine. Progetti che purtroppo non hanno potuto ancora realizzarsi.